Spesso sentiamo parlare di collettività o di “comunità” senza sapere chiaramente a cosa si riferisca il termine. Sappiamo che si riferisce a un insieme di persone, agenti sociali e istituzionali e, spesso, a un territorio (anche se si riferisce anche alle comunità su Internet). Ma in realtà, cosa definisce questo concetto? In cosa si differenzia dal quartiere o dal pubblico? Cosa intendiamo per comunità?
Il concetto di comunità trae origine dal termine latino “communis”, che si riferisce a persone che vivono insieme, condividendo qualcosa nello stesso spazio.
Attualmente il termine non ha una definizione univoca, ma diversi teorici hanno fornito punti di vista differenti su quali siano gli elementi fondamentali della “comunità”.
Marco Marchioni definisce la comunità come “un gruppo di persone che vivono nello stesso territorio, con certi legami e certi interessi comuni”. I suoi elementi fondamentali sono il territorio, la popolazione, la domanda e le risorse, tenendo conto che il secondo elemento, la popolazione, è considerato una fonte di domanda e di risorse. Si tratta di un modo di vedere la comunità con una forte dimensione territoriale, istituzionale e urbana, dove si può verificare la massima integrazione dei benefici sociali e il miglior coordinamento delle risorse, e dove è possibile la partecipazione organizzata (oltre che spontanea) della popolazione.
Natalio Kisnerman ritiene che la comunità sia formata dallo spazio in cui si svolge la vita delle persone e in cui hanno luogo le interazioni sociali che rendono possibile la consapevolezza dell’unità, da un sistema di relazioni sociali basato sulla conoscenza delle persone faccia a faccia e su interessi e bisogni comuni. Pertanto, lo spazio e le interazioni, gli interessi e i bisogni comuni sono gli elementi fondamentali della comunità.
Per Ander-Egg, una comunità è un gruppo organizzato di persone che si percepiscono come unità sociale e i cui membri partecipano a qualche tratto, interesse, elemento, obiettivo o funzione comune, con un senso di appartenenza, situato in una certa area geografica in cui la pluralità di persone interagisce più intensamente tra loro che in un altro contesto. Anche in questo caso, gli obiettivi comuni, le interazioni e il territorio appaiono come caratteristiche della comunità, aggiungendo qui la coscienza di appartenenza come elemento importante.
Analizzando i diversi autori, si osserva che ci sono delle caratteristiche in comune che sembrano fondamentali per comprendere la comunità, ovvero:
A questi elementi si potrebbe aggiungere il senso di appartenenza.
Sia le interazioni che gli interessi, i bisogni, le richieste o altri elementi comuni sono elementi suscettibili di sviluppo della comunità, comprendendo che questo sviluppo presuppone il miglioramento delle condizioni di vita di quella comunità, sia attraverso il miglioramento delle sue interazioni (quando queste sono deteriorate, ci sono situazioni di conflitto, ecc.) sia attraverso il processo di raggiungimento di quei bisogni, richieste, obiettivi, ecc. In altre parole, il miglioramento della comunità nasce, in larga misura, dai processi di gestione comune della situazione delle loro interazioni e dall’ottenimento di bisogni, interessi, richieste…
Un altro aspetto rilevante da tenere in considerazione è quello degli agenti dello spazio comunitario. Per M. Marchioni, l’intervento comunitario deve avere tre tipi di agenti:
Altri autori danno meno peso agli agenti istituzionali e alle risorse, insistendo sul fatto che i protagonisti della comunità sono la popolazione stessa. In ogni caso, è essenziale che i tre tipi di attori siano presenti nei processi.
È importante distinguere che quando parliamo di “comunità”, questo termine non è intercambiabile con “quartiere” o “pubblico”. Questi tre concetti non sono la stessa cosa, ma il quartiere e il pubblico sono aree di azione della comunità, che possono comporre la stessa, ma non sono equiparate.
Il vicinato è inteso come ciò che accade nel quartiere e nelle relazioni strette, quindi è anche unito dal territorio, dalle interazioni e dagli elementi comuni. Tuttavia, la comunità supera il vicinato poiché include altri agenti (come le istituzioni) e reti più estese. Il quartiere allude più alla vicinanza, mentre la comunità allude più al destino comune.
D’altra parte, il pubblico è legato a ciò che appartiene alle amministrazioni ed è gestito da queste ultime, mentre la comunità include i cittadini stessi nella gestione e nel processo decisionale.