Topic 1 L’analisi delle frasi testuali

Si tratta di fare delle prime interpretazioni e commenti che includano frasi o espressioni così come sono state dette, essendo il più possibile fedeli al modo di esprimersi delle persone o dei gruppi.

Possiamo fare tre letture o ascolti del materiale raccolto: una nel suo complesso, un’altra dei temi che emergono e un’ultima delle relazioni che si rivelano tra i diversi attori sociali e gruppi. Per fare interpretazioni più rigorose possiamo rivolgerci a un esperto di analisi del discorso.

Lettura di base

Si può fare con una parte o con tutto il Gruppo Motore, e consiste nel leggere/ascoltare l’intervista completa e scrivere a margine le idee o le impressioni che ci vengono suggerite; il fatto di fare un’audizione collettiva ci permette di scambiare le impressioni con il resto dei membri del gruppo, che, appartenendo allo stesso ambiente delle persone intervistate, possono fornirci visioni interessanti che altrimenti ci sfuggirebbero, non solo per quello che viene detto ma anche per quello che non viene detto. Sapere da dove dicono le cose che dicono, la posizione in cui si trovano, da dove parlano, soprattutto in relazione al luogo del campione e alle caratteristiche per cui è stato scelto. Le persone non solo parlano di questioni che le riguardano, ma mostrano anche il “filo conduttore” delle loro preoccupazioni, parlano di se stesse senza volerlo o desiderarlo.

Lettura per tema

Da ogni laboratorio o intervista selezioniamo gli argomenti e i blocchi di argomenti più importanti (è come se riassumessimo l’intervista o il laboratorio in grandi titoli di giornale: scriviamo le frasi o i paragrafi testuali così come sono stati detti o scritti). Argomento per argomento, ad esempio sicurezza, alloggi, trasporti, ecc. cerchiamo di capire quali sono i temi principali di cui si parla (quelli di cui chiediamo e quelli che possono emergere nelle conversazioni). E in ognuno di questi temi dobbiamo selezionare quali sono le posizioni, le motivazioni e le strategie in gioco e come vengono espresse in ciascun caso.

Lettura relazionale

Sono importanti anche le informazioni sulle relazioni con altri settori e gruppi, sulle diverse posizioni (sulla fiducia, sui timori, ecc.). Cosa si dice dei diversi gruppi o reti in cui sono collegati (a chi si riferiscono quando parlano di noi e a chi si riferiscono quando parlano di loro), per scoprire se è possibile stabilire collaborazioni o meno, e su quali argomenti. Le contraddizioni appariranno sia all’interno di ogni gruppo che tra di loro, ma è proprio questo che è interessante sapere: dove sono i punti di attrito e dove sono gli interessi comuni, proprio per evidenziarli nei ritorni e per poter promuovere elementi comuni.

Un modo per raggruppare le frasi, le posizioni raccolte su ogni argomento dei workshop o delle interviste, è quello di disporle lungo degli assi, evidenziando quelle frasi che meglio rappresentano ogni posizione, alcune che sembrano più chiare e più grafiche.

Poiché di solito ci sono posizioni opposte per ogni caso, sceglieremo quelle che possono essere più agli estremi, e forse alcune intermedie più significative.

Con questo possiamo riempire le frasi dell’asse dominante, quello con le frasi più ripetute, quelle che si trovano alla fine del dilemma “sì-no”.

Ma ci sono altri tipi di posizioni e frasi che non sono riducibili a posizioni convenzionali. Sono quelle che potrebbero rispondere a “né questo né quello”, escono dall’asse in cui si discute. Forniscono un altro modo di pensare che non è usuale, sono frasi minoritarie, ma servono ad aprire un dibattito più ampio. Oppure possiamo anche trovare frasi e posizioni che integrano gli estremi, superandoli, negando che siano così contraddittori, perché ad esempio sono solo apparentemente contraddittori di fronte a un tipo di domanda o questione, ma non di fronte a questioni di maggiore profondità.

Per trovare questo tipo di frasi che vanno oltre il dilemma tradizionale, dobbiamo essere attenti perché non si vedono facilmente se non si apre l’attenzione per vederne le possibilità. Dobbiamo aprire il campo ad altre voci, cercare di ascoltare ciò che dicono alcune voci di minoranza, perché possono essere, a volte, molto sensate e creative.

Queste raccolte di frasi del tipo che chiamiamo “tetralemmi” o “pentelemmi”, o posizioni su ogni argomento, possono essere presentate così, su un piano (con o senza frecce), in un cerchio, in un quadrato o in una lista, ma in modo che non siano molte. Mostrare che abbiamo raccolto tra 4-5 posizioni di base, ma che possono essere esemplificate con non più di 8-10 frasi delle tante che sono state ascoltate.

Inoltre (per chi può essere di interesse), si può allegare un documento con l’Analisi del discorso o altre forme se è necessaria una maggiore precisione o una giustificazione scientifica.

Esempio di gioco di frasi in un laboratorio sulla riforma universitaria europea (Bologna)

Un altro metodo, proposto da Johan Galtung, è il Metodo Trascend (Galtung 2008), in cui le posizioni considerate opposte sono solitamente presentate su due assi di coordinate: uno in verticale e l’altro in orizzontale, con una serie di sfumature in ognuno di essi.

Il punto di partenza 0 di entrambi gli assi sarebbe “Né l’uno, né l’altro”, cioè perdono entrambe le posizioni e si pone un problema diverso. E nella diagonale che sale da sinistra a destra ci sarebbero le posizioni di mediazione nel conflitto. Nel mezzo, appaiono quelle di “un po’ di ciascuno” dei due opposti e, alla fine, appaiono quelle che superano o trascendono il problema perché entrambe le parti vincono qualcosa o abbastanza.

In tutti questi metodi, ciò che vogliamo non è rimanere bloccati nelle prime posizioni che riusciamo a sentire, né nei dilemmi più superficiali e ripetuti che di solito si instaurano nelle conversazioni convenzionali.

Occorre prestare particolare attenzione a cogliere le posizioni fuori dall’ordinario, soprattutto quelle che sollevano domande più profonde (ad esempio, perché ci chiediamo questo?) o quelle che indicano linee di dibattito con cause più profonde.

C’è sempre qualcuno che fornisce ragionamenti o linee di pensiero che vanno oltre i dilemmi più convenzionali. Se recuperiamo queste frasi e le riportiamo, insieme a quelle dominanti, possiamo provocare un’autodiagnosi e una riflessione collettiva molto più profonda.