Topic 1 Valutazione CSAP

Per la valutazione si possono proporre indicatori che consentano di misurare e valutare la situazione di partenza, quella attuale e quella prevedibile in relazione alla proposta. Si possono utilizzare gli indici dell’esistente o proporre la costruzione di indicatori alternativi supportati da processi partecipativi. Questi indicatori varieranno in ogni area, a seconda degli obiettivi proposti e delle azioni da sviluppare, ma ciò che più ci interessa non è confrontare ogni processo con altri (sempre difficile), ma confrontare un prima e un dopo, e meglio se la valutazione può essere continua.

Dobbiamo valutare i seguenti aspetti:

  • Il risultato (il raggiungimento degli obiettivi a breve, medio e lungo termine).
  • Il processo e il metodo di lavoro (adeguatezza delle tecniche agli obiettivi).
  • Produzione di conoscenze utili per la comunità e le persone coinvolte.
  • Il coinvolgimento della popolazione nel processo e nella programmazione delle azioni (partecipazione).

Le tempistiche proposte possono aiutarci a monitorare, valutare e correggere, per migliorare i risultati.

Il monitoraggio è un sistema che ci permette di prevenire le rettifiche che sicuramente dovremo fare. È quasi impossibile che i piani coincidano con le realizzazioni pratiche, poiché ci sono sempre eventi imprevisti che ci costringono a fare delle improvvisazioni. Ma queste rettifiche possono essere fatte anche con sistemi partecipativi, se sono previste, ad esempio con i meccanismi democratici e partecipativi che abbiamo visto in precedenza.

Tavolo CSAP del "Processo di riflessione collettiva di esperienze partecipative nell'area metropolitana di Madrid", Master in Ricerca Partecipativa per lo Sviluppo Locale, ciclo 2006-2007.

Una tecnica che può essere utile in fase di valutazione può essere il coerenzimetro.

È una tecnica molto semplice, ma ci aiuterà a valutare continuamente le azioni programmate. Affinché le azioni mantengano un minimo di coerenza con gli obiettivi di trasformazione e con l’Idea-Forza, è opportuno riflettere su di esse in vista di quegli obiettivi e di quell’Idea unificante.

A tal fine, si può creare una matrice, dove sull’asse orizzontale superiore si inseriscono i quattro o cinque obiettivi principali del piano. Sull’asse verticale a sinistra, collochiamo le azioni pianificate e le facciamo “passare attraverso” ciascuno degli obiettivi. Sotto ogni obiettivo mettiamo tanti “positivi” (+++) quanti sono i punti di coerenza dell’azione con l’obiettivo corrispondente. Se l’azione è in contraddizione con il rispettivo obiettivo, metteremo “negativo” (—), e se la troviamo “neutra”, metteremo uno zero (0).

In questo modo, vedendo il punteggio ricevuto da un’azione per ciascuno degli obiettivi, si vede chiaramente se è opportuno realizzarla, quale può essere la sua forza trasformativa o se è addirittura controproducente. Può essere utilizzato anche come valutazione di un’azione una volta realizzata, ma la cosa più importante è avere strumenti per saper monitorare nel tempo quando si trovano situazioni nuove o molto specifiche.

Una cosa molto importante è che non solo l’azione deve essere coerente, ma anche il modo in cui viene svolta, chi la organizza, ecc. Per questo motivo, possiamo inserire nelle caselle tutti i tipi di questioni da tenere in considerazione affinché sia coerente.

Un esempio può essere:

 

Migliorare i rapporti di vicinato

 

Educazione per la salute

Promozione del lavoro femminile

Gestione partecipativa delle risorse

Campagna di pulizia del quartiere (organizzata da un gruppo esterno)

 

0

 

   +

 

  ¿+?

 

  – – – –

 

Festa della “Giornata del quartiere”

 

  ++

Cosa mangiare e cosa bere?

Chi assumerà i servizi?

Quali risorse del quartiere saranno utilizzate?