Un altro aspetto chiave da considerare quando si lavora con i gruppi è la cosiddetta tensione tra gli affetti e il compito.
Per affetti intendiamo tutte le relazioni affettive, emotive e di sostegno reciproco che si stabiliscono tra le persone del gruppo. D’altra parte, il compito sarebbe il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati con il gruppo e che il gruppo si è prefissato.
Questo obiettivo può essere dei più vari, dal coinvolgimento di un gruppo di utenti di un centro diurno per persone senza fissa dimora, alla formazione e al consolidamento di un gruppo di sostegno per persone con malattie mentali.
Questa relazione tra gli affetti e il compito è legata alle fasi della vita di gruppo. Il grafico mostra come questa relazione si evolve con il progredire del processo di gruppo.
Sia l’affetto che la possibilità di svolgere i compiti crescono con il processo di gruppo stesso. La fase adolescenziale di solito presuppone un “innamoramento” per il gruppo, che in molte occasioni fa sì che il compito venga lasciato in secondo piano. In questa fase compaiono anche i conflitti, poiché le persone iniziano a conoscersi meglio e a mostrarsi per come sono. Normalmente i gruppi trovano un equilibrio tra le due cose nella fase di maturità.
Quando un gruppo si concentra sugli affetti e trascura il compito o gli obiettivi che lo hanno unito, i gruppi possono cadere in una perdita di significato e di direzione.