Topic 5 Assemblee e riunioni

Le assemblee e le riunioni sono uno strumento al servizio dei gruppi e sono lo strumento più pratico, esteso e utile per l’organizzazione democratica e la partecipazione sociale.

Le assemblee sono l’espressione di un modo di interagire, relazionarsi e partecipare all’insegna della corresponsabilità, dell’uguaglianza e dell’orizzontalità.

Le riunioni devono essere preparate e curate. È anche necessario che il gruppo svolga un processo di apprendimento affinché le riunioni siano operative, svolgano la loro funzione e siano uno spazio in cui tutti si sentano a proprio agio.

A volte le riunioni non sono adeguatamente preparate, così come le dinamiche interne di incomprensione dei ruoli, scarsa partecipazione, sovraccarico dell’ordine del giorno… Questo rende le riunioni non utili e le persone smettono di venire.

È anche comune cadere nell’eccesso di “mania di riunione”, intendendo con questo termine la tendenza a convocare un numero eccessivo di riunioni, generalmente poco decisive.

Che si tratti di riunioni di un’associazione, con il suo regolamento e il suo consiglio direttivo, o di un gruppo informale con cui si lavora, la pratica assembleare fornisce una filosofia e una metodologia di lavoro adeguata a favorire la partecipazione paritaria. A volte la metodologia assembleare è stata confusa con uno spazio in cui chiunque può parlare di ciò che vuole, quando vuole, per tutto il tempo che vuole. Non si tratta di questo.

La metodologia assembleare si basa su relazioni orizzontali e sviluppa un processo decisionale egualitario, in cui tutti i membri hanno la stessa capacità di influenza e decisione. Nell’assemblea, i gruppi partecipano a tutte le fasi del processo, dalla fase di analisi o deliberativa, alla risoluzione dei conflitti e al processo decisionale, ma ciò deve avvenire in modo ordinato e chiaro per tutti, oltre che con dinamiche diverse per ogni obiettivo e momento.

Affinché l’assemblea svolga correttamente la sua funzione, è necessario implementare una certa tecnologia di assemblaggio e alcuni principi.

Assemblee e riunioni. Lorenzo e Martinez (2001)

 

Per iniziare a lavorare in modo assembleare e motivare verso queste pratiche, si può introdurre in modo molto didattico, attraverso giochi, utilizzando alcune dinamiche di gruppo per esercitare il consenso o il dibattito e iniziando con esperienze a breve termine a seconda dell’età e dell’esperienza.

È importante inventare meccanismi che promuovano la partecipazione di tutti i membri del gruppo. Ci sono persone che sono meno motivate a partecipare, per timidezza, mancanza di autostima o perché hanno meno strumenti per farlo. Le ragioni sono molteplici.

A tal fine, si possono mettere in atto alcuni meccanismi per raccogliere le opinioni. Uno di questi può essere costituito dai cosiddetti sistemi di consultazione e dalle ruote delle opinioni. Le ruote delle opinioni sono una tecnica semplice con cui si chiede l’opinione di ogni persona a turno, una per una e senza dibattiti.

I sistemi di consultazione ci aiutano a raccogliere l’opinione di tutti gli attori coinvolti. A volte è utile utilizzare tecniche non verbali, in quanto facilitano la partecipazione di persone che non si sentono a proprio agio nel parlare. Possiamo farlo attraverso l’espressione corporea, mostrando cartoncini colorati, ecc. Quando l’argomento è controverso, l’espressione anonima e scritta può aiutare a rivelare alcune opinioni. Allo stesso modo, la suddivisione in piccoli gruppi di discussione o di lavoro favorisce l’ascolto attivo e la partecipazione. È uno strumento estremamente semplice da applicare, ma con risultati straordinari.

Le relazioni trasversali cercano di raggiungere le decisioni preferibilmente attraverso il consenso. La decisione per consenso è un processo decisionale che cerca non solo l’accordo della maggioranza dei partecipanti, ma persegue anche l’obiettivo di risolvere o attenuare le obiezioni della minoranza per raggiungere la decisione più soddisfacente e inclusiva. Il consenso non cerca di escludere la minoranza, ma di includerla. Il processo di consenso è senza dubbio complesso, ma i vantaggi sono elevati, poiché evita i conflitti irrisolti e cerca di integrare tutti i partecipanti in modo che non siano esclusi. Inoltre, le soluzioni a cui giunge sono solitamente complete e fantasiose. Il consenso non significa che tutti arrivino a pensarla allo stesso modo o che cerchino di convincere completamente gli altri, ma cerca di avvicinare le diverse posizioni, generando un’alternativa che contempli gli aspetti di tutti. Ciò implica la disponibilità a spostarsi dalle proprie opinioni e a cercare un accordo, a non trincerarsi nelle proprie opinioni e a essere in grado di modificare il proprio punto di vista.